_ MONUMENTO AI MORTI IN MARE DI LAMPEDURSA _

---------------------------------------------------------------------------

CLICCA QUI PER LA MUSICA.

venerdì 20 agosto 2010


PACE ALL'ANIMA
di Niang Elhadji
VENUTO IN ITALIA......
PER ESSERE IL PRIMO
( DI CUI SI CONOSCE IL NOME)
A MORIRE COME LAVORATORE IN NERO

......................................

Era irregolare in Italia e impiegato 'al nero' l'operaio di 33 anni, senegalese, morto questa mattina in un incidente sul lavoro a Campi Bisenzio (Firenze).

Le telecamere della ditta hanno ripreso le fasi della tragedia: dopo il ribaltamento del muletto, in un primo momento ci sarebbe stato un fuggi fuggi di persone che hanno lasciato il luogo dell'incidente senza soccorrere l'operaio

I carabinieri stanno identificando chi era presente al momento dell'incidente. Sembra fossero alcuni artigiani. I soccorsi sarebbero stati comunque chiamati tempestivamente.

La vittima, Niang Elhadji, avrebbe tentato di saltare dal muletto che si stava ribaltando, rimanendo schiacciato e, probabilmente, morendo sul colpo.

Il pm ha disposto l'autopsia. Dai primi accertamenti emergerebbero anche altre irregolarità: l'operaio non aveva la cintura allacciata e sul muletto sarebbero mancati diversi dispositivi di sicurezza, fra cui gli sportelli, che avrebbero potuto salvare l'uomo.
In base a una prima ricostruzione pare che l'uomo fosse alle dipendenze di un artigiano e che stesse lavorando alla posa di marmi, nell'ambito di lavori di ristrutturazione di una concessionaria di auto a Campi Bisenzio. L'artigiano sarà con ogni probabilità indagato.
Il muletto sarebbe stato preso in affitto dall'azienda che ha fornito i marmi e poi prestato all'artigiano per i lavori nella concessionaria.

«Se le informazioni che abbiamo risultano confermate, non si può parlare di fatalità ma di precise e grossissime responsabilità».

Lo ha detto Daniela Cappelli, della Cgil toscana, in merito all'incidente sul lavoro avvenuto stamani a Campi Bisenzio (Firenze).

«In base alle informazioni che abbiamo - spiega - la vittima era irregolare, impiegata in nero, e quindi priva della formazione necessaria a poter manovrare il muletto che l'ha uccisa.

E sembra che anche il muletto non fosse conforme alle norme di sicurezza. Se fosse così, non si può certo parlare di fatalità».

«Ancora una vittima del lavoro. E ancora una volta si tratta di un uomo venuto in Italia da un altro Paese per lavorare e vivere, e che invece qui da noi ha trovato la morte».

Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, esprime dolore e rabbia per la morte del giovane operaio senegalese, che stamattina è rimasto schiacciato sotto al muletto sul quale lavorava, a Campi Bisenzio, in una ditta che opera nel settore dello stoccaggio del marmo.
«So che forze dell'ordine e Asl stanno accertando la posizione lavorativa della vittima - dice Rossi - Il rispetto delle regole è fondamentale per prevenire gli incidenti sul lavoro. In Toscana tanto è stato fatto in questi anni, ma evidentemente ancora non basta.
Il mio appello è rivolto a tutti quanti - istituzioni, sindacati, imprenditori, gli stessi lavoratori - possono contribuire, con iniziative, interventi e misure sempre più vincolanti, formazione, vigilanza, controlli, a interrompere questa catena di morti evitabili20 agosto 2010
http://nerocomelanotte.blogspot.com/

Vedi tutti gli articoli della sezione "Sociale"




http://www.facebook.com/note.php?saved&¬e_id=488562324516#!/note.php?note_id=488562324516&id=1600661190&ref=mf

Nessun commento:

Posta un commento