_ MONUMENTO AI MORTI IN MARE DI LAMPEDURSA _

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domenica 27 marzo 2011

Lampedusa, 2.800 arrivi e 1.400 partenze

Esodo dalla Libia, l'isola è in emergenza
Dal governatore Lombardo appello al Quirinale e al governo:
«L'isola non può assolvere all'assistenza, spetta a tutto il Paese». Berlusconi: ce ne occuperemo in consiglio dei ministrri




ROMA - Sono circa 1.800 i migranti sbarcati tra ieri e questa notte a Lampedusa, dove si trovano oltre 5mila immigrati, un numero superiore agli stessi abitanti dell'isola. A loro vanno aggiunte circa mille persone in arrivo oggi. Trasferiti intanto in 1.400 con un ponte aereo e i traghetti. Tra questi sono compresi i 284 profughi eritrei ed etiopi, tra cui 80 donne e 12 minori, che si trovavano su un barcone partito 4 giorni fa dalla Libia e che sono arrivati alle 4.40 della scorsa notte a Linosa, la più piccola delle isole Pelagie. Gli extracomunitari sono in maggioranza eritrei e somali, dunque nelle condizioni di potere avanzare richiesta d'asilo.

Sulla carretta viaggiava anche la 26enne etiope che ha partorito durante la traversata un bimbo chiamato Yeabsera (dono di Dio). E' morto, invece, il bimbo di un'altra donna, incinta di tre mesi, che era sempre sul barcone. Il piccolo Yeabsera è stato trasferito in elicottero ieri sera insieme alla mamma e al papà nell'ospedale "Cervello" di Palermo. Questa mattina i profughi che erano sul barcone, in maggioranza eritrei, somali ed etiopi, sono stati imbarcati sul traghetto di linea Palladio per essere trasferiti a Porto Empedocle, dopo una sosta a Lampedusa, e smistati verso un Centro per richiedenti asilo.

Nuovi arrivi a Lampedusa. Prima è arrivato un barcone con 72 extracomunitari giunto in porto mentre attraccava il traghetto Palladio. Poi un altro, intercettato ad una sessantina di miglia da Lampedusa con il motore in avaria e circa 200 persone a bordo. Infine un altro barcone, sempre proveniente dalla Libia, con a bordo circa 300 migranti, è stato intercettato 40 miglia a nord-ovest dell'isola di Lampedusa da un peschereccio. Un quarto barcone è in navigazione verso Lampedusa. Sono stati gli stessi migranti, che hanno detto di essere circa 300 in gran parte somali ed eritrei, a telefonare con un satellitare ad alcuni familiari residenti in Italia. L'imbarcazione si troverebbe ancora in acque di competenza libica. Il primo barcone partito quattro giorni fa dalla Libia, con 295 profughi, è stato soccorso ieri sera dalle motovedette della Guardia Costiera a 67 miglia a Sud di Lampedusa. I circa 500 migranti sulle prime tre carrette intercettate sono stati dirottati a Linosa, in attesa di essere trasferiti domani a Porto Empedocle con il traghetto di linea. Un quinto barcone, partito sempre dalla Libia, sarebbe stato invece costretto a rientrare a causa di un'avaria al motore. Altri tre barconi sono in arrivo sull'isola dalla Tunisia: a bordo ci sarebbero circa duecento persone. La prima delle tre imbarcazioni, con a bordo un centinaio di migranti, è stata intercettata da un peschereccio che la sta scortando in porto. Delle altre due, una viene costantemente monitorata dalle motovedette della Guardia Costiera mentre l'altra sta procedendo da sola verso l'isola.

Trasferiti in 1.400. Circa 250 immigrati sono partiti da Lampedusa con un ponte aereo, diretti a centri di accoglienza in Pulgia. Altri 850 stanno per essere imbarcati sulla nave Catania della Grimaldi; la loro destinazione finale dovrebbe essere la tendopoli di Maduria. Infine sono stati trasferiti a Porto Empedocle con il traghetto di linea Palladio della Siremar i 292 profughi che erano sul barcone partito dalla Libia, soccorso ieri sera dalla Guardia Costiera, e poi accompagnati a Linosa.

Lombardo: questa gente va assistita, ma il governo ci aiuti. «Con 5mila ospiti Lampedusa è sotto emergenza. Se diventassero 20 mila o 300mila, quanti si dice siano in partenza, come farebbe l'isola?» ha detto il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, durante il sopralluogo effettuato nella zona del porto dove sono accampati circa 2mila tunisini. «Lancio un forte appello al presidente della Repubblica, al governo nazionale e a chiunque abbia responsabilità e possibilità di intervento perché si faccia in modo che Lampedusa torni ad essere territorio italiano - ha detto Lombardo - Questa gente va assistita, certamente non può essere respinta né maltrattata, ma l'isola di Lampedusa non può assolvere al compito di assistenza che spetta a tutto il Paese».

Silvio Berlusconi ha telefonato a Raffaele Lombardo: «Ho parlato dell'argomento con i ministri Maroni e La Russa, ho avuto la disponibilità di un armatore per avere delle navi. Parlerò di nuovo con i ministri e ti farò sapere sulla richiesta di un Consiglio dei ministri apposito per Lampedusa», ha detto il premier. Il governatore, prima che Berlusconi chiamasse, aveva cercato di contattare il premier durante l'incontro nella sala del Consiglio comunale di Lampedusa con i cittadini dell'isola.

Il bonus agli immigrati «è un'eventualità», ha osservato Maurizio Gasparri, secondo il quale «l'obiettivo numero uno è quello di riaccompagnare i clandestini in Tunisia». «L'incontro del nostro governo con le autorità tunisine di venerdì scorso - ha spiegato - a questo era finalizzato». Così il capogruppo del Pdl al Senato ha risposto oggi ai giornalisti nel corso di una sua visita in Umbria per alcune iniziative elettorali. «Per quanto riguarda il bonus agli immigrati - ha detto Gasparri - il governo è stato chiaro: l'Europa prevede meccanismi di questo tipo ove fossero finanziati dall'Unione europa, cui abbiamo chiesto collaborazione. È una eventualità».

«Gli immigrati del centro di Mineo sono già in marcia verso il Nord e Maroni potrebbe trovarseli presto sotto casa». Lo dice il segretario regionale del Partito democratico, che ha guidato questa mattina, col responsabile nazionale del forum sicurezza Emanuele Fiano, la delegazione di parlamentari del Pd composta da Giuseppe Berretta, Giovanni Burtone e Concetta Raia. «È vergognoso - aggiunge Lupo - che nessuno dei quattro ministri siciliani abbia aderito alla manifestazione, indetta dai sindaci, che si è svolta questa mattina davanti al centro di Mineo che non può accogliere altre persone. Gli immigrati devono essere trasferiti al più presto in altri siti fuori dalla Sicilia».



Domenica 27 Marzo 2011 - 11:20 Ultimo aggiornamento: 18:26

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