_ MONUMENTO AI MORTI IN MARE DI LAMPEDURSA _

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lunedì 24 gennaio 2011

La democrazia al rovescio

martedì 25 gennaio 2011


La Democrazia: non essendosi potuto fare in modo che quel che è giusto fosse forte, si è fatto in modo che quel che è forte fosse giusto.
(Blaise Pascal)
Quello che a prima vista può sembrare un motto di spirito è esattamente quello a cui stiamo assistendo in Italia in questo periodo.
Siamo alla normalizzazione di cose che avrebbero fatto rabbrividire fino a dieci anni fa.
Non è democratico che dei giudici indaghino su politici di dubbia moralità e onestà, ma è democratico ordinare al telefono donne come si fa con le pizze a domicilio.

Il tuo alleato che ti abbandona, non certo per motivi nobili ma comunque con pieno diritto, diventa un eversore.

I due giornalisti che raccontano quello che tu vorresti fosse taciuto sono pericolosi comunisti e non meritano alcuna risposta.

Se ti ritieni innocente dei reati cui sei accusato è legittimo, anzi doveroso, decidere di non presentarsi davanti ai giudici, una sorta di assoluzione mediatica preventiva per cui è l'imputato che decide, in nome della democrazia, se quello di cui lo si accusa è vero o no.

Siamo arrivati al punto che sui giornali si leggono parole di apprezzamento per come Cuffaro, un rappresentante della mafia al servizio dello stato, ha affrontato la condanna; fa la figura dello stoico...pensate si è fatto processare.
Siamo arrivati allo stupore per la normalità.

Poi ogni tre giorni c'è la stronzata : " Sono gli italiani che ce lo chiedono"...cretino io non chiedo niente se non di vivere in uno stato normale non a Bananas Country.
In una democrazia chi ha il potere non può stravolgere la costituzione su cui ha giurato per le sue beghe personali, quella si chiama dittatura, è l'affermazione del bene di uno contro il bene di tutti.
La democrazia non è asso piglia tutto, chi è eletto non sta lì per diritto divino e lo stato che rappresenta è quello di tutti non del 34% del paese, facendo sempre notare che di quel 34% solo lo 0,01% ne trae benefici.

In democrazia i primi a dover essere tutelati sono i ceti deboli non i vecchi miliardari diversamente onesti.
In democrazia ci si difende nei tribunali non con videomessaggi stile Bin Laden senza alcun contraddittorio.

Invece ormai sembra tutto normale, il lavaggio del cervello mediatico ha assolto il suo scopo, è tutto normale. Sapete quand'è finita realmente la prima Repubblica? E' finita davanti all'Hotel Raphael.

Non è stata mani pulite a farla finire è stata la gente che ha detto basta.
Ha detto basta a cose che non erano gravi nemmeno la metà di quello che stà accadendo oggi. Ha impedito l'impunità non ha concesso scuse o sconti.

Adesso hanno imparato la lezione e stanno giocando su un altro livello, è diventata una specie di lotta tra il bene ( Mr B) e il male ( tutti gli altri) e il bene, come ci insegnano fin da bambini, deve vincere a qualunque costo, qualunque sia il prezzo.
Televisioni e giornali hanno lavorato incessantemente per anni, goccia dopo goccia hanno aperto la strada alla democrazia al rovescio per cui il più forte ha più ragione degli altri.

" Noi siamo i buoni perciò, viaggiamo dritti verso la gloria" ( E. Bennato)

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