_ MONUMENTO AI MORTI IN MARE DI LAMPEDURSA _

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mercoledì 6 aprile 2011

UNA NORMALE GIORNATA DI MARE..MOSSO

Lampedusa:
tragedia in mare, 20 morti e 250 dispersi. "Anche donne e bambini"pubblicata da INFORMAZIONE LIBERA il giorno mercoledì 6 aprile 2011 alle ore 14.25
Lampedusa, tragedia in mare 250 dispersi, 20 cadaveri avvistati

Duecento migranti sono caduti in mare, stanotte, mentre venivano soccorsi da alcune unità della Guardia costiera a circa 39 miglia da Lampedusa. Venti i cadaveri avvistati. Solo cinquanta le persone finora recuperate, mentre continuano le ricerche degli altri naufraghi. Secondo quanto riferito dal Comando generale delle Capitanerie di porto, i duecento migranti, probabilmente partiti dalla Libia, si trovavano su un barcone che aveva chiesto soccorso tramite telefono satellitare durante la notte alle autorità maltesi e, su richiesta di queste ultime, erano partite da Lampedusa due motovedette della Guardia Costiera e un elicottero della Guardia di finanza. Giunta sul posto alle quattro circa di questa mattina, la prima delle motovedette ha intercettato il barcone alla deriva in una situazione di grave pericolo. “Il mare molto agitato (stato quattro) e la concitazione a bordo del barcone hanno reso vano ogni tentativo di trarre in salvo gli immigrati, finiti in acqua nel corso delle operazioni di soccorso”, spiegano alle Capitanerie di Porto. Inoltre, il buio e le avverse condizioni meteo rendono difficili le operazioni di ricerca dei naufraghi, attualmente in corso da parte delle stesse motovedette e di un peschereccio dirottato sul posto dalla Guardia costiera.



14.07 – Tre naufraghi salvati da peschereccio



Tre naufraghi sono stati salvati da un peschereccio di Mazara del Vallo (Tp) impegnato in operazioni di pesca nel Canale di Sicilia. L’imbarcazione sta giungendo nel porto di Lampedusa.



13.57 – Parigi esamina legalità del visto temporaneo



”La Francia vuole esaminare la conformità al codice Schengen” del permesso di soggiorno temporaneo rilasciato dalle autorità italiane agli immigrati tunisini sbarcati a Lampedusa. Lo scrive oggi il quotidiano Le Monde.



13.50 – Decine di cadaveri in mare, anche di bambini



Sono decine i cadaveri che l’equipaggio dell’elicottero della Guardia di finanza ha visto in mare, nell’area dove il barcone dei migranti è naufragato. Lo riferiscono al loro rientro i piloti che hanno volato dalle 10.30 alle 12.30 per fornire assistenza agli uomini della Capitaneria di porto che coordina i soccorsi. “Abbiamo sperato di vedere qualcuno che alzasse il braccio – dicono – ma non è accaduto. Tra i cadaveri, difficili da quantificare, anche corpicini di bambini”.



13.09 – Malstrom: “Serve progetto congiunto Ue-Tunisia”



Un progetto operativo“speciale” congiunto Ue-Tunisia per affrontare l’emergenza immigrazione: è quanto chiede di poter mettere in campo al più presto possibile la Commissione europea. In una lettera inviata ai governi dei 27, la commissaria responsabile per gli affari interni Cecilia Malmstrom sottolinea che la realizzazione di questo progetto consentirà alle autorità tunisine, tra l’altro, di effettuare un più efficace controllo delle frontiere e di agevolare i rimpatri. Ma anche di assistere le autorità locali dei Paesi Ue più esposti ai flussi migratori a fare fronte all’impatto di questo fenomeno sull’economia e sulle infrastrutture.



12.17 – Malmstrom: “Urgente ripartizione rifugiati”



Trovare ”rapidamente” un accordo in sede Ue su un piano di ripartizione dei rifugiati provenienti dalla Libia e dal Nord Africa ed essere pronti ad attivare, se necessario, la direttiva sulla protezione temporanea: è quanto chiede il commissario europeo per gli affari interni Cecilia Malmstrom in una lettera inviata questa mattina ai governi dei 27 in vista del Consiglio dei ministri dell’Interno dell’Ue che si terrà lunedì e martedì prossimi a Lussemburgo. ”Il continuo e probabilmente crescente flusso di rifugiati provenienti dalla Libia e in cerca di protezione internazionale – scrive la commissaria – è fonte di grande preoccupazione”. In questo contesto, osserva ancora Malmstrom, “mostrare solidarietà verso i Paesi vicini” che sono in prima linea “attraverso la ridistribuzione” dei rifugiati può contribuire a mantenere “lo spazio” d’accoglienza e a sviluppare “il dialogo e la cooperazione” su altre questioni relative alle migrazioni e ai controlli delle frontiere. I Paesi dell’Ue, si legge ancora nella lettera,. “dovrebbero quindi cercare di offrire” spazi di accoglienza “in uno spirito di condivisione delle responsabilità e in stretta collaborazione con l’Unhcr”. In questo contesto “è imperativo che il Consiglio e il Parlamento facciano uno sforzo per raggiungere rapidamente un accordo sull’adozione di una proposta per un piano Ue per la ripartizione dei rifugiati”.



12.21 – Morti anche per salvare compagni in mare



Tra le vittime del naufragio ci sono anche alcuni migranti che pur sapendo nuotare sono morti nel tentativo di salvare i compagni in difficoltà in un mare con onde fino a tre metri. Lo riferisce personale dell’Oim che si trova sull’isola. I sopravvissuti al naufragio nel canale di Sicilia, giunti a Lampedusa, si trovano in “stato di ipotermia e sono tutti sono choc”.



12.10 – Secondo Oim 300 migranti su barca affondata



Sarebbero state circa 300 le persone sulla barca che è affondata questa notte nel canale di Sicilia. Lo riferisce l’Oim (Organizzazione internazionale per le migrazioni), che ha un team presente a Lampedusa, sulla base delle testimonianze raccolte dai sopravvissuti giunti nell’isola.



11.56 – Secondo testimoni donne e bambini tra le vittime



Ci sarebbero moltedonne e bambini tra le vittime del naufragio che si è verificato all’alba nel canale di Sicilia a 39 miglia da Lampedusa. E’ quanto si apprende dalle prime testimonianze riferite agli operatori umanitari dai sopravvissuti giunti in porto a Lampedusa. Ma dalla Capitaneria di porto spiegano che le notizie sono ancora molto frammentarie ed è ancora presto per confermare questo dato.



11.50 – Santa Maria Capua Vetere, completati nuovi arrivi



Sono tutti giunti nel campo di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) gli undici pullman che hanno trasportato dal porto di Napoli altri 531 migranti. Nessun incidente o tensione. All’interno sono cominciate le visite mediche alle quali seguiranno le procedure di identificazione. Gli immigrati, tutti di sesso maschile e di un’età media di 25 anni, con punte di 40, chiedono, nella quasi totalità di potersi recare in Francia.



11.25 – 200 migranti arrivati a Livorno



Si è concluso lo sbarco di altri 200 migranti destinati ai centri d’accoglienza toscani. La nave ‘Clodia’ della compagnia Tirrenia ha attraccato poco prima delle 10 e i pullman stanno già trasportando gli immigrati in 10 località: Stia (Arezzo), Barberino del Mugello e Sesto Fiorentino, Villa Pieragnoli a Firenze, San Vincenzo (Livorno), Capannori (Lucca), San Rossore e San Piero a Grado a Pisa, Santa Croce sull’Arno (Pisa) e Sovicille (Siena). Le operazioni di sbarco alle quali hanno partecipato diverse decine tra poliziotti e carabinieri, si sono svolte senza problemi al molo Italia del porto livornese. I migranti sono tutti adulti e tutti tunisini. I vari gruppi sono stati organizzati già a bordo della nave.



11.21 – Sbarcati i primi naufraghi



A Lampedusa sono appena scesi dalle motovedette della Guardia costiera i primi naufraghi salvati in mare dagli uomini dei soccorsi. Finora tre extracomunitari sono stati trasferiti in barella sulle ambulanze. Gli altri sono già sul bus che li porterà nel centro di accoglienza. Tutte le persone scese finora sono di colore e questo sarebbe una ulteriore conferma che il barcone naufragato è partito dalle coste libiche.



11.03 – In porto naufraghi salvati



Sta entrando nel porto di Lampedusa la motovedette della guardia costiera con a bordo 48 extracomunitari salvati nel naufragio a Sud dell’isola.



10.37 – Barcone naufragato partito due giorni fa dalla Libia



Il barcone che ha fatto naufragio la scorsa notte nel Canale di Sicilia, sul quale vi erano più di 200 persone di nazionalità eritrea e somala (subsahriana), era lungo 13 metri circa ed era partito due giorni fa da Zuwarah (Libia). Lo ha reso noto la Guardia Costiera italiana, aggiungendo che proseguono le operazioni di ricerca in mare, dopo il salvataggio di 48 persone operato da due motovedette della stessa Guardia Costiera la scorsa notte a circa 40 miglia a sud di Lampedusa. In zona stanno operando un elicottero e una motovedetta della Guardia Costiera italiana, specializzate nelle operazioni di ricerca, oltre ad un aereo maltese. Coinvolto nelle ricerche anche il peschereccio che la scorsa notte era stato inviato in zona per partecipare alle operazioni di soccorso. In mattinata le Autorità maltesi hanno formalmente assunto il coordinamento delle operazioni di ricerca e soccorso. La Guardia Costiera italiana ha disposto l’invio in zona della Motonave Flaminia presente a Lampedusa, da utilizzare come ulteriore supporto per le ricerche. A bordo imbarcherà un ufficiale della Guardia Costiera.



10.36 – Vertice Sarkozy-Berlusconi fissato per il 26 aprile



Si terrà a Roma il prossimo 26 aprile il vertice intergovernativo Italia-Francia, che sarà presieduto dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi e dal presidente francese Nicolas Sarkozy. Al centro dei colloqui l’emergenza immigrazione e la questione libica, oltre ai rapporti tra i due paesi.



10.33 – Creato gruppo di contatto con Tunisi



”E’ stata decisa l’istituzione di un gruppo di contatto interministeriale per il monitoraggio e l’applicazione dell’accordo siglato ieri a Tunisi dal ministro dell’Interno Roberto Maroni”. E’ quanto si legge in un comunicato diffuso da palazzo Chigi al termine della riunione interministeriale sulla Libia e il Nord Africa.



10.00 – I morti accertati salgano a venti



I mezzi della capitaneria di porto hanno avvistato altri 5 cadaveri oltre ai 15 di poco fa. Sale così a 20 il numero dei corpi nell’area del naufragio, dove il mare forza sei e il vento di nordovest che supera i 30 nodi rende particolarmente difficili le operazioni di recupero.



09.32 – Barcone forse partito dalla Libia



Sarebbe partito quasi certamente dalla Libia il barcone, con circa 200 profughi, naufragato la notte scorsa nel Canale di Sicilia. Alla Capitaneria di porto di Lampedusa questa ipotesi viene data “al 90 per cento”, anche sulla base della posizione in cui è avvenuta la tragedia, il tratto di mare tra Malta e Lampedusa. Si tratta di una rotta battuta dalle imbarcazioni provenienti dalle coste libiche rispetto a quella più a ovest seguita dai barconi partiti dalle coste tunisine. La conferma la potranno dare solo i 47 superstiti che stanno per giungere a Lampedusa a bordo di una motovedetta della Guardia Costiera.



08.51 – Recuperata un’altra persona



E’ stata recuperata un’altra persona caduta in mare per il rovesciamento del barcone carico di immigrati al largo dell’isola di Lampedusa. Salgono così a 48, al momento, i salvataggi sui circa duecento uomini a bordo. Da Catania, intanto, si è alzato in volo un elicottero della Capitaneria di porto attrezzato per le ricerche in mare, con un raggio d’azione di 15 miglia.



08.48 – C’è burrasca, ma gli arrivi proseguono



Da ieri le condizioni meteomarine sono in peggioramento nel Canale di Sicilia. Ma durante la notte, circa tre ore prima del naufragio, si è registrato comunque uno sbarco. Sono 104 le persone arrivate intorno all’una su un’imbarcazione di provenienza tunisina. Un approdo registrato al termine di una giornata contrassegnata da continui arrivi: circa 1.300 in 24 ore. Precedentemente, dopo le 20, avevano fatto il loro ingresso in porto 247 persone, in prevalenza del Corno d’Africa, partiti dalla Libia. Ma nel complesso, a causa del maestrale e del mare agitato, oggi si prevede un frenata sul fronte degli sbarchi.



08.44 – I 47 superstiti tra poco in porto



Giungeranno tra circa un’ora a Lampedusa i 47 superstiti del naufragio avvenuto in nottata nel Canale di Sicilia. Nella zona della tragedia sono ancora in corso le ricerche dei circa 150 dispersi, rese difficili dal mare in burrasca che ha raggiunto Forza 6. Anche in considerazione del maltempo è stato deciso di far rientrare a Lampedusa i sopravvissuti, che si trovano su una motovedetta della Guardia Costiera. Tra di loro, secondo le prime informazioni, non vi sarebbero feriti gravi. Sul molo Favaloro, dove è atteso l’arrivo dell’unità, si stanno tuttavia predisponendo i mezzi di soccorso per eventuali emergenze.



08.30 – Tragedia avvenuta in acque maltesi



Il naufragio del barcone con circa 200 migranti, 150 dei quali risultano dispersi, è avvenuto in acque Sar (le operazioni di ricerche e soccorso ndr) di competenza maltese, a 39 miglia da Lampedusa. Sono state proprio le autorità della Valletta a segnalare il barcone in difficoltà alla centrale operativa delle Capitanerie di Porto di Roma, dopo avere ricevuto un Sos lanciato dal barcone attraverso un telefono satellitare. La Marina Militare maltese ha aggiunto di non essere in grado di intervenire. La Guardia Costiera ha subito inviato nella zona due motovedette partite da Lampedusa, le unità della Classe 300 impegnate in questi giorni per fronteggiare l’emergenza sbarchi.

08.29 – Le ricerche

Proseguono senza sosta le ricerche dei dispersi, circa 150, nel naufragio avvenuto la scorsa notte, 39 miglia da Lampedusa, durante le operazioni di soccorso. Sul posto motovedette della Guardia costiera e delle Fiamme gialle, nonché mezzi civili e aerei. I 47 dei 200 tratti in salvo hanno trovato posto su una motovedetta che ha fatto rotta a Lampedusa per le cure mediche. Tra loro, informano fonti della Guardia costiera, non ci sono feriti gravi. Le condizioni meteomarine restano difficili.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/04/06/lampedusa-tragedia-in-mare-ducento-migranti-caduti-in-mare-centocinquanta-sono-dispersi/102478/

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